Introduzione al public speaking e visual marketing: materiale didattico

Come parlare al mondo, introduzione al public speaking con Gianleandro Catania di Gruppo Ubiqui a Trapani

Eri insieme con me al corso Introduzione al public speaking?

Ti ringrazio per avere partecipato con successo e avere applicato subito i temi trattati.


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Come promesso, ti fornisco il materiale usato durante l’incontro a partire dalla scaletta degli argomenti trattati.

Ti ricordo che abbiamo diviso l’incontro in due parti.

Nella prima parte abbiamo trattato tre temi fondamentali del bell’eloquio:

  1. gli studi dimostrano che come si comunica è più importante di cosa si comunica;
  2. la voce è il suono della comunicazione e può essere modulata;
  3. si possono evidenziare alcuni concetti ponendo l’accento su alcune parole.

Nella seconda parte dell’incontro abbiamo trattato alcuni elementi fondamentali della comunicazione visiva e ti ho presentato Canva come strumento di creazione delle immagini.

Prima parte: introduzione al public speaking

Qual è la comunicazione più importante?

La parola comunicazione è spesso affiancata da aggettivi e sostantivi che ne specificano tipologia, significato, campo di applicazione e altro. Penso che la comunicazione più importante sia quella con sé stessi perché siamo i primi ad ascoltare ciò che diciamo.

Ci sono molte pagine web che trattano gli elementi fondamentali e i fattori della comunicazione e tenerli presenti agevola ogni approfondimento sul tema:

  • emittente;
  • ricevente;
  • messaggio;
  • canale;
  • codice;
  • contesto.

Nel 1967 Paul Watzlawick, Janet Helmick Beavin e Don D. Jackson pubblicano “Pragmatica della comunicazione umana“.

La conclusione del primo capitolo pone degli importanti presupposti teorici, i quali aprono la strada a quelli che ancora oggi vengono considerati i fondamentali assiomi della comunicazione umana.

Il primo assioma della comunicazione dichiara l’impossibilità di non-comunicare.

Data l’impossibilità di scegliere se comunicare o meno, l’unica cosa possibile è scegliere come comunicare.

Comunicazione efficace e recitazione

La coscienza drammaturgica è quasi una necessità in una civiltà complessa, interconnessa e ad alta velocità. Se la vita è la recita di infiniti copioni personali e sociali, quanto più complesse sono le reti economiche e sociali in cui l’individuo è intrappolato, tanto più vari sono i ruoli che deve recitare.

[…]

La prospettiva drammaturgica colloca la comunicazione al centro delle attività umane, ridefinisce il sé in termini relazionali, rende l’esperienza stessa una faccenda teatrale e trasforma ciò che si possiede nei simboli che aiutano le persone a recitare i molti ruoli che acquisiscono nell’entrare e uscire da diverse reti di esperienze vissute, ciascuno dei quali rappresenta un diverso aspetto della storia della loro vita. La prospettiva drammaturgica è, in ultima analisi, una vivida descrizione dell’atteggiamento intellettuale che accompagna una generazione che cambia continuamente ruolo e identità, copione e palcoscenico, oscillando fra reti sociali e commerciali, nello spazio reale come in quello virtuale.

La visione drammaturgica del comportamento umano è diventata un modo di spiegare la natura umana così soddisfacente che sono in pochi a disapprovare il fatto che le tecniche e le convenzioni del teatro vengano inserite nelle attività pratiche di tirocinio professionale e che la capacità di recitare diventi parte integrante dell’avanzamento di carriera di una persona.

Jeremy Rifkin, La civiltà dell’empatia, pagg 520, 521

La regola aurea della comunicazione è essere sé stessi. 

Se fingi di essere ciò che non sei, il tuo interlocutore se ne accorge.

Una parola ha più significati

Le stesse frasi dette in maniera differente possono acquisire diversi significati e il coinvolgimento dell’oratore è in grado di trascinare emotivamente gli ascoltatori.

Si possono comunicare differenti emozioni usando semplicemente un sì o un no per rispondere a diverse domande chiuse.

La teoria della comunicazione di Mehrabian

Secondo uno studio del Professore Albert Meharabian del 1967 il linguaggio del corpo (non verbale) influirebbe nei confronti dell’interlocutore per il 55%, la voce (paraverbale) per il 38%, mentre il contenuto (verbale) solamente per il 7%.

Però, sui risultati dello studio Messaggi silenziosi – una ricchezza di informazioni sulla comunicazione non verbale – Meharabian dice:

Vi prego di notare che questa e altre equazioni riguardanti l’importanza dei messaggi verbali e non verbali sono state ricavate da esperimenti che si occupano della comunicazione di sentimenti e atteggiamenti (ad esempio, simpatia-antipatia). A meno che un comunicatore non stia parlando dei propri sentimenti e atteggiamenti, queste equazioni non sono applicabili.

Nel 1946 Edgar Dale introduce il concetto di Cono dell’apprendimento in un manuale sui metodi di insegnamento. Secondo Dale il cervello dell’uomo ricorda solo il 10% di ciò che ascolta e solo il 20% di ciò che legge mentre ricorda il 30% di ciò che vede. Michael Molenda cita il Cono dell’apprendimento di Dale in una pubblicazione scientifica.

Intensità del tono

Prendiamo in considerazione il sentimento dell’ira e la differente intensità espressa attraverso 3 aree di altrettante opere di Giuseppe Verdi.

Ogni suo aver tal femmina, tratto da La Traviata

Schiudi Inferno la bocca ed inghiotti, tratto dal Macbeth

Dies irae, tratto dal Requiem

Cos’è la voce

La voce è un suono che nasce dal fiato, dal respiro.

Ciascuno di noi ha un proprio timbro e inizia a parlare con la propria nota d’uscita.

La nota d’uscita subisce variazioni mentre pronunciamo frasi e periodi.

Se pensi quanto sia difficile reggere una discussione con una persona che ha (usa) una voce stridula, puoi comprendere quanto invece sia piacevole parlare con persone che usano le note basse.

Il tema delle poggiature

Per mettere in evidenza alcuni messaggi si usa la variazione del tono e della nota con una tecnica di poggiature.

C’è una poggiatura in sospensione quando la voce usa note alte rispetto la propria estensione vocale e c’è una poggiatura a punto quando la voce usa una note basse. 

La pausa rafforza ulteriormente i concetti espressi subito prima o subito dopo. 

Tiziano Ferro in Sere Nere

La vita come rappresentazione

Nel suo libro The Managed Heart Arlie Russel Hochschild riferisce del suo studio sui corsi di addestramento degli assistenti di voli della Delta Airlines, dove al personale veniva insegnato il corretto coinvolgimento emotivo nei confronti dei passeggeri. L’addestramento era solo teorico e non prevedeva che gli assistenti di volo si dedicassero alla recitazione profonda ma molti di loro hanno riferito di esercitarsi spesso a farlo per conto proprio, durante il lavoro.

Un’assistente di volo può ben disporsi psicologicamente prima di <<indossare il sorriso>>, richiamando esperienze passate che l’hanno fatta sentire felice e portando quelle sensazioni nel proprio lavoro. Una di loro ha riferito a Hochschild che richiamare una sensazione di felicità per acquisire un atteggiamento gioioso provoca sempre una risposta positiva.

“Se fingo di sentirmi molto allegra, a volte divento davvero allegra. I passeggeri reagiscono come se io fossi davvero amichevole e il mio coinvolgimento aumenta.”

[…]

Hochschild esprime la legittima preoccupazione che la recitazione sia sempre più utilizzata come tecnica di addestramento per insegnare al personale a contatto con il pubblico come gestire i propri sentimenti al fine di ottimizzare i rapporti commerciale in un’economia esperienziale. Questo è vero ma è altrettanto vero che la recitazione profonda offre un apparato teorico e pratico che aiuta l’individuo a prestare maggiore attenzione ai propri sentimenti, a conservare una vivida memoria e a migliorare la propria abilità a richiamare i ricordi dal subconscio e a utilizzarli al servizio dell’immaginazione quando se ne presenta l’occasione, in modo che possa provare la sofferenza dell’altro come propria. La recitazione profonda, se usata con i giusti intenti prosociali, è un potente strumento intellettuale per stimolare sentimenti empatici. E l’empatia è il mezzo attraverso cui possiamo accedere a livelli più profondi di realtà, perché la realtà è la conoscenza condivisa del mondo che stabiliamo mediante i rapporti in cui siamo coinvolti.

La recitazione profonda, dunque, può preparare le persone a estendere i legami empatici e, con questi, ad approfondire il senso della realtà: siamo ben lontani dalla recitazione superficiale che riesce a creare simulacri nella forma e inganni nella sostanza.

Jeremy Rifkin, La civiltà dell’empatia, pagg. 527, 528

Elementi di base del visual marketing e Canva

Eyetracking e lo studio di Galfano

Gli occidentali leggono da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso.

Il tracciamento dello sguardo dimostra che la scansione dello schermo ha la forma di una Z o di una F.

Lo Z pattern layout di un’immagine o di una pagina web asseconda e usa la lettura nel mondo occidentale per riempire lo spazio visivo e posizionare strategicamente le informazioni più importanti. 

Due immagini inserite in uno studio di Kissmetrics evidenziano l’importanza dei volti nelle immagini e dimostrano la possibilità di accompagnare lo sguardo dell’osservatore verso una determinata zona dello spazio visivo.

Come scegliere le immagini

Le immagini in Creative Commons sono concesse a determinate condizioni:

  • non puoi rivenderle;
  • devi citare la fonte.

Google mostra anche immagini libere da copyright :

  1. clicca su “Strumenti” nel menu in alto sotto la casella di ricerca;
  2. clicca su “Diritti di uso”;
  3. seleziona “Immagini contrassegnate per essere riutilizzate con modifiche”.

Cerca parole in inglese per avere un risultato migliore.

Se usi le tue immagini, elimina riferimenti politici e religiosi e ogni altra cosa che può danneggiare la tua immagine o assoggettarti a ogni sorta di ricatti.

Lo spazio pieno e lo spazio vuoto

In ottica e nella fotografia lo spazio visivo è idealmente diviso in terzi e in noni attraverso due linee verticali e due linee orizzontali che dividono l’immagine in aree uguali.

Il triangolo di Kanizsa evidenzia che il cervello percepisce anche gli spazi vuoti.

Nel 2006 Gitte Lindgaard pubblica uno studio dal titolo “Attenzione web designers: avete 50 millisecondi per fare una buona prima impressione“.

Nello stesso anno Steve Krug viene pubblicato il libro “Don’t make me think” che racchiude le 3 regole di Krug sull’usabilità:

  1. non farmi pensare;
  2. non importa quante volte devo cliccare, basta che ogni clic non abbia bisogno di ragionamenti, sia una scelta univoca;
  3. elimina la metà delle parole di ogni pagina, poi elimina la metà delle parole rimaste.

Il principio “less is more” è riconducibile all’Archistar Ludwig Mies van der Rohe.

L’uso dei colori

Ci sono circa 20 milioni di colori riproducibili a schermo e la definizione delle immagini è altissima.

Usa solo 2 o 3 colori per immagine, compreso il colore che usi per le parole.

Il bianco mette in risalto gli altri colori.

Un modo per elencare i colori è la scala esadecimale perché li individua attraverso 6 elementi alfanumerici da #ffffff, che  è il bianco, a #000000, che è il nero.

Online ci sono convertitori da altre scale alla scale esadecimale.

Scegli i colori da mettere insieme con la ruota dei colori di Adobe o con altri strumenti simili.

Canva

Canva è un’applicazione online per la creazione di immagini e progetti:

  • poster;
  • brochure;
  • post per i social;
  • presentazioni;

Quando sei in Canva scegli l’immagine e il progetto che vuoi creare attraverso il pulsante in alto a destra con il simbolo più o attraverso il pulsante crea un progetto nella parte superiore del menu di sinistra.

Creato il progetto scegli il tema (layout). Ce ne sono gratuiti e ce ne sono a pagamento con costi ridotti.

Canva è un applicazione che funziona con il cosiddetto sistema “drag and drop” letteralmente trascina e sistema. Basta cliccare sull’elemento che vuoi modificare.

Il titolo del progetto, il pulsante salva e il pulsante download sono nel menu orizzontale superiore.

Scarica immagini in png per il web e in pdf stampa per la tipografia.

Nel menu verticale di sinistra puoi modificare lo sfondo e scegliere i testi.

Quando clicchi su un elemento testo, si apre nella parte superiore della schermata un ulteriore menu orizzontale simile a quello delle funzioni principali di Word.

Nel menu di sinistra trovi anche gli elementi:

  • immagini gratuite;
  • icone;
  • cornici;
  • griglie;
  • Canva;
  • illustrazioni;
  • grafici;
  • forme;
  • linee.

Nella sezione cerca inserisci parole in inglese per avere un risultato migliore. Canva scegli un insieme di elementi da mostrarti. Scrolla verso il basso perché non sempre Canva mette gli elementi gratuiti prima di quelli a pagamento.

Corso di public speaking – III edizione 2018

Programma del corso per gli istruttori di Salvamento Agency

  • primo giorno, mattina
    • come costruire il futuro del tuo lavoro
    • come usare la regola aurea della comunicazione efficace
    • come parlano i buoni comunicatori
    • come padroneggiare gli elementi essenziali della comunicazione efficace
    • come usare bene lo strumento principale della comunicazione
    • laboratorio pratico
  • primo giorno, pomeriggio
    • come gestire la comunicazione non verbale
    • come evidenziare i livelli della comunicazione
    • come dirigere l’attenzione
    • come gestire il bell’eloquio
    • laboratorio pratico
  • secondo giorno, mattina
    • come applicare le leggi della comunicazione efficace
    • come scegliere le leggi più adatte per comunicare efficacemente
    • come adattare le leggi al discorso in pubblico
    • laboratorio pratico
  • secondo giorno, pomeriggio
    • come applicare i temi della comunicazione efficace
    • come scegliere i temi più adatti per comunicare efficacemente
    • come adattare i temi al discorso in pubblico
    • laboratorio pratico

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